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COVID19. Racconti di scienza, medicina e documentazione [2020]
Testimonianze di professionisti del mondo della documentazione medico scientifica durante la pandemia: medici, editori e naturalmente…bibliotecari documentalisti! Un video realizzato dall'associazione GIDIF RBM in occasione del Convegno Stelline 2020 -
Il bibliotecario in Sanità (2016)
Un articolo importante che mette in rilievo una pietra miliare nella storia del coinvolgimento del bibliotecario biomedico nell'assistenza ai pazienti. Il primo programma volto a coinvolgere i bibliotecari nella clinica fu il Literature Attached to Charts (LATCH) che iniziò nel 1967 al Washington Hospital Center (USA).Con gli anni, il bibliotecario della salute ha ampliato i suoi compiti e ha creato diversi profili di lavoro. Oggi dobbiamo distinguere fra Bibliotecario clinico e Informationista. In Italia esiste un profilo del bibliotecario chiamato "Documentalista", anche se non ancora ampiamente riconosciuto. In questo articolo si ripercorre la storia del bibliotecario della salute, dalle sue origini fino ad oggi. -
Spunti di letteratura professionale sulle testate nazionali e internazionali di informazione biomedica. Articoli sulle/delle biblioteche della salute.
Una ricerca, in modalità avanzata, in Google Scholar per dare un'idea approssimata della letteratura su argomenti relativi all'informazione biomedica aventi una qualche relazione con le biblioteche e l'Italia. Cercando "health information" journals librar ital, in modo che tutte le parole della stringa, aventi quella radice, siano presenti nei documenti ritrovati (in tutti i campi e non solo nel titolo), al 21 gennaio 2021 otteniamo circa 4.200 risultati relativi agli ultimi 50 anni. Ordinati per pertinenza, i risultati danno un'idea dell'impatto delle biblioteche della salute e dei professionisti che vi operano.I lavori più interessanti sono solitamente prodotto di collaborazione tra professionisti diversi. -
EAHIL, the European Association for Health Information and Libraries
L'EAHIL, associazione europea delle biblioteche biomediche, nasce nel 1986 per riunire bibliotecari e professionisti dell'informazione che lavorano nelle biblioteche di scienze mediche e sanitarie in Europa. A tutt'oggi, l'Associazione conta circa 1900 membri provenienti da 64 paesi. Un folto gruppo di bibliotecari documentalisti italiani è stato ed è attivo nell'associazione nel ruolo di Presidente, Comitato direttivo, nei vai gruppi di interesse, nel Council e nel giornale dell'associazione e in altre attività (2022). -
ICCU - Anagrafe delle Biblioteche Italiane. Quante appartengono alla Tipologia Biblioteche appartenenti a Enti del Servizio Sanitario Nazionale
L’ICCU, Istituto Centrale per il Catalogo Unico, censisce regolarmente la situazione delle biblioteche italiane tramite l’Anagrafe delle biblioteche che è aggiornata su base spontanea e prevede diverse tipologie. -
L’alfabetizzazione sanitaria: biblioteche e bibliotecari per il benessere dei cittadini [2018]
L’alfabetizzazione sanitaria è la capacità di ottenere, elaborare e capire informazioni sanitarie, in modo tale da partecipare attivamente, insieme ai medici, al processo decisionale per quanto riguarda la propria salute.Le biblioteche e i bibliotecari... -
L'area per le attività di biblioteca, documentazione, comunicazione e divulgazione scientifica negli Enti di Ricerca biomedica del SSN e il personale di "supporto alla ricerca" [2020]
Il Decreto, "Regolamento recante valutazione del personale di ricerca sanitaria", pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 3-1-2020, istituisce la figura del ricercatore sanitario e del supporto alla ricerca fra i ruoli del Servizio Sanitario Nazionale e ne definisce le modalità per la valutazione dopo cinque anni. Non è citato il termine "bibliotecario" ma, fra le altre aree, all'articolo 6, punto e) prevede l'area per le attività di biblioteca, documentazione, comunicazione e divulgazione scientifica e quindi chi vi lavora.Questo personale è previsto però solo negli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico, IRCCS, e negli Istituti Zoo-Profilattici, IZS. -
Providing Information-Seeking Skills Feedback within a Medical School Curriculum: a partnership between Librarians and Education Specialists
ll Liaison Committee on Medical Education (LCME) ha rivisto i propri standard per i programmi di MD con una maggiore enfasi sull'insegnamento e la valutazione delle competenze necessarie per l'apprendimento permanente. Questo caso di studio descrive la collaborazione tra un team di bibliotecari e un ufficio di studi per migliorare costantemente le attività di ricerca di informazioni per gli studenti di medicina. Questa positiva esperienza collaborativa ha saldamente integrato i bibliotecari nel curriculum medico. Sulla base del feedback degli studenti, la maggior parte degli studenti ha trovato utili le attività della biblioteca coinvolte. -
Healthcare Librarians - CILIP: the library and information association, UK
IL CILIP, Chartered Library and Information Association, è l'associazione dei bibliotecari del Regno Unito. Dal CILIP, settore biomedici, dice riguardo ai Bibliotecari del settore sanitario: "Vi è un'ampia gamma di ruoli per i professionisti della biblioteca e del l'informazione nel settore della sanità e del l'assistenza che vanno dai più tradizionali ruoli di biblioteca fino alla gestione della conoscenza. I ruoli nell'assistenza sanitaria si concentrano sulla fornitura di conoscenze e informazioni per sostenere il processo decisionale basato su prove ed è necessaria una certa conoscenza del settore sanitario e di un buon occhio per le statistiche, per avere successo in questi ruoli.Lavorare in questo settore comporta quasi sempre la collaborazione con altre discipline, bisogna essere un buon giocatore di squadra con eccellenti capacità comunicative. I bibliotecari sanitari sono spesso tenuti a supportare i clinici nelle ricerche bibliografiche e anche a formarli...Dal sito:Healthcare librariansThere is a broad range of roles for library and information professionals in the health and care sector ranging from more traditional library roles through to knowledge management. Roles in healthcare focus on providing knowledge and information to support evidence based decision making and you’ll need some knowledge of the healthcare sector and a good eye for statistics to be successful in these roles. Working in this sector almost always involves collaborative working with other disciplines, so you’ll need to be a good team player with excellent communication skills. Healthcare librarians are often expected to train and assist clinicians in the use of resources and literature searching as well. Job titles you’ll find in the healthcare sector include; clinical librarian, knowledge manager, outreach librarian, patient information specialist, public health evidence and knowledge specialist or primary care librarian. Qualifications and experience An accredited degree or postgraduate qualification in library and information science is usually required. Many employers also look for CILIP Chartership or a willingness to work towards Chartership for higher-grade roles. -
Providing patient information and education in practice: the role of the health librarian (Teaching and Learning in action) [2016]
In questo articolo, la curatrice Hanna Spring ospita Ivana Truccolo che presenta una panoramica del suo lavoro presso la Biblioteca Scientifica e Pazienti del Centro di Riferimento Oncologico di Avviano in Italia , coordinando il processo di informazione educazionale dei pazienti. Discute l'evoluzione storica del concetto di patient education e come questo si sia affiancato al ruolo del bibliotecario biomedico nella fornitura di informazioni sulla salute. Vengono forniti dettagli sui vari programmi di patient education & empowerment in atto presso il Centro. In particolare, vengono discusse varie attività tra cui corsi di informazione ai pazienti, lo sviluppo di dispense di educazione dei pazienti e un programma di medicina narrativa che include un concorso letterario. L'articolo si conclude con uno schema specifico del ruolo che il bibliotecario può svolgere nella fornitura di informazioni sulla salute dei cittadini e nell'educazione dei pazienti. -
Prendersi cura della salute: un’insolita alleanza. Biblioteche biomediche e biblioteche pubbliche (2020)
Il dossier "Biblioteche Innovative" presenta una rassegna delle esperienze delle biblioteche che hanno in comune la ricerca di soluzioni volte a ridefinire il loro ruolo, con particolare attenzione alla dimensione sociale e ai nuovi percorsi di accesso alla conoscenza. Partendo da un'esperienza bibliotecaria concepita come centro della comunità, passiamo ad esaminare un caso di coinvolgimento delle imprese locali in una prospettiva di welfare culturale. Il caso di Torino è originale. Qui le biblioteche offrono ospitalità ai cittadini nei loro uffici per incontrare professionisti (contabili, notai, ecc.) per ottenere consulenza, mentre a Roma e Milano c'è un crescente impegno nei confronti della popolazione carceraria. Il caso delle biblioteche di prossimità e delle biblioteche condominiali è unico, mentre cresce la promozione della cittadinanza attiva e della pratica dell'ascolto. Innovare significa anche trasferire competenze agli studenti che consentono loro di operare in un ambiente Wikimediano o utilizzare le collezioni come opportunità di conversazione con la comunità. L'innovazione per le biblioteche accademiche passa anche attraverso la loro capacità di presentarsi come digitali e partecipativi grazie alle opportunità offerte dalla Terza Missione e alle opportunità offerte alle biblioteche accademiche per rispondere alle forti spinte verso la scienza aperta. Infine in un breve articolo viene descritta la nuova alleanza tra una biblioteca pubblica e una biblioteca per i pazienti di un istituto di oncologia. -
La certificazione delle competenze professionali. 53° Congresso AIB. La scelta di AIDA [2007]
Nel 2007 associazioni come AIDA e GIDIF RBM percorrevano la via della certificazione, via che non ebbe seguito... Sosteneva Ferruccio Diozzi al 53° congresso AIB: Diversi anni fa l'Associazione Italiana Documentazione Avanzata, ha iniziato ad occuparsi di politiche della certificazione delle competenze professionali degli specialisti dell'Informazione e della Documentazione. La scelta dell'AIDA è stata basata su di una considerazione di carattere generale: la specificità delle nuove professioni quale il documentalista, richiedeva la definizione di modelli diversi da quelli che, tipicamente, tutelavano e tutelano le professioni tradizionali. La capacità di certificare le competenze professionali, in adesione ad un sistema quale CERTIDoc che si va sperimentando con successo in Europa, rappresenta per l'AIDA una garanzia di sviluppo della professione e di rafforzamento della sua immagine nella società. Di qui l'impegno di AIDA che, in accordo ad altre associazioni, sta culminando nella creazione di uno specifico organismo di certificazione italiano che darà attuazione pratica a questa scelta. Naturalmente AIDA conosce le diverse opinioni presenti nel dibattito italiano sulla fisionomia professionale degli specialisti dell'informazione e, proprio in questa sede, desidera confrontare i rispettivi modelli. -
Le antiche biblioteche della salute — Rivista IBC - Istituto per i beni culturali della Regione Emilia-Romagna [2005]
Il patrimonio delle antiche biblioteche ospedaliere dell'Emilia-Romagna conta circa 40.000 volumi, tra libri e periodici. Oltre alle opere degli autori più famosi vi sono esemplari meno noti ma di grande valore e comunque assolutamente originali per il contesto storico-bibliografico che ha portato alla loro conservazione. -
La formazione professionale del bibliotecario-documentalista in Italia. Riferimenti all'ambito biomedico (1986)
Uno dei problemi maggiori della professione del bibliotecario documentalista biomedico è la mancanza di un curriculum studiorum ben preciso. Il lavoro di bibliotecario documentalista biomedico spesso si impara sul campo o dai colleghi o tramite corsi su alcuni argomenti. Nel 1984, allo storico convegno organizzato dalla Commissione Biomediche dell'Associazione Italiana Biblioteche sulle biblioteche biomediche, ne parlano con competenza, preoccupazione e speranza Gioia Tavoni e Valentina Comba. -
ETHIC – Evaluation Tool of Health Information for Consumers. Development, features and validation [2014]
ETHIC (Evaluation Tool of Health Information for Consumers) è uno strumento sviluppato per la valutazione della qualità del materiale informativo sulla salute.La buona informazione è una componente fondamentale del processo terapeutico e le tematiche di Health Information sono di importanza strategica, soprattutto in contesti sociali e culturali caratterizzati da bassi livelli di alfabetizzazione, come quello italiano.Lo strumento ETHIC, sviluppato in collaborazione fra Biblioteca GP Corradini dell'Azienda Usl di Reggio Emilia - IRCCS e la Biblioteca Scientifica e per Pazienti del Centro di Riferimento Oncologico di Aviano IRCCS , è ora in fase di validazione. -
GIDIF-RBM: trent'anni di attività (1985-2015)
GIDIF-RBM (acronimo italiano che sta per Gruppo italiano documentalisti dell'industria Farmaceutica e degli Istituti di ricerca Biomedica) è un'associazione nata nel 1985, impegnata a sostenere e tutelare il ruolo del documentalista bibliotecario che lavora in campo biomedico. L'articolo fornisce una panoramica delle varie iniziative svolte nel corso dei trent'anni di vita dell'associazione, finalizzate allo sviluppo e all'aggiornamento di questa professione. -
Regolamento Organizzativo del Sistema Bibliosan. Profilo di una biblioteca, requisiti del bibliotecario (2007) e Carta dei Servizi (2011)
IL Regolamento organizzativo, come integrato nel 2009, indica: a) Profilo di attività di una biblioteca del sistema e b) Requisiti per il Responsabile e personale addetto Profilo di una biblioteca rende accessibili alla propria utenza le risorse informative biomediche in qualsiasi formato presenti; aderisce ai progetti/servizi di collaborazione interbibliotecaria (NILDE, ACNP, etc.) dotandosi degli strumenti idonei a garantirne la partecipazione attiva; promuove l’aggiornamento professionale del proprio personale provvede agli strumenti tecnologici (PC, reti informatiche, fotocopiatrici etc.) che consentano un pieno utilizzo delle proprie risorse e servizi; fornisce supporto bibliografico e documentale ai progetti di ricerca in corso nel proprio Ente, sia in fase istruttoria che operativa; collabora alla valutazione della attività di ricerca, con particolare riferimento alla produttività scientifica, mediante indicatori bibliometrici; concorre alla formazione permanente del personale del proprio Ente, diffondendo la conoscenza e l’uso di strumenti e metodi utili al recupero delle informazioni; promuove i servizi offerti con modalità diverse che tengano in considerazione le differenze in conoscenze tecnologiche e competenze professionali dei propri utenti; sviluppa progetti di ricerca originali e strumenti di eccellenza su tematiche connesse all’attività propria del servizio bibliotecario, in particolare riferite all’ archiviazione, gestione, produzione, diffusione e condivisione dell’informazione scientifica; valorizza l’attività scientifica svolta nel proprio Ente; supporta le esigenze informative sanitarie del cittadino/paziente, per quanto possibile e secondo la specificità del proprio servizio. -
La buona informazione è la migliore medicina: dall'integrazione delle informazioni all'integrazione delle conoscenze, a cura del BDS (2001)
Nel 2000 si costituisce a Pisa il BDS, associazione Bibliotecari Documentalisti in Sanità, allo scopo di supportare il riconoscimento di tali professionisti e qualificarne l'attività. Una delle attività più rilevanti è stato il censimento dei servizi di biblioteca del SSN realizzato nel 2000, tramite questionario autorizzato dall'allora Ministro della Salute, on Rosy Bindi. Non più attiva. -
Gazzetta Ufficiale. DECRETO MINISTERIALE 30 aprile 1976 Regolamento interno per l'organizzazione ed il funzionamento dell'Istituto superiore di sanità [istituzione Biblioteca]
[...] Art. 3. I servizi generali dipendono direttamente dal direttore dell'Istituto. Essi sono: Servizi amministrativi e del personale; Biblioteca; Servizi tecnici, di cui al successivo art. 25. I servizi amministrativi e del personale sono diretti e coordinati dal capo dei servizi amministrativi e del personale, il quale ne e' responsabile di fronte al direttore dell'Istituto. La biblioteca e' diretta dal direttore della biblioteca, il quale ne e' responsabile di fronte al direttore dell'Istituto. I servizi tecnici sono diretti ciascuno dal direttore di servizio tecnico, il quale ne e' responsabile di fronte al direttore dell'Istituto. -
UNI 11535:2014. Qualificazione delle professioni per il trattamento di dati e documenti - Figura professionale del bibliotecario - Requisiti di conoscenza, abilità e competenza
Archivisti e bibliotecari, pubblicate le norme UNI Stampa Email Venerdì, 25 Luglio 2014 Condividi Lontani ormai dall’immagine romantica e romanzata dei custodi di immense biblioteche e archivi polverosi, le figure del bibliotecario e dell’archivista hanno ricevuto nuova linfa e un nuovo riconoscimento. A partire dalle due norme UNI appena pubblicate che riguardano le attività professionali non regolamentate: la UNI 11535 sulla figura professionale del bibliotecario e la UNI 11536 sulla figura professionale dell'archivista.Raccogliere, selezionare, organizzare e rendere accessibili documenti e informazioni: è il ruolo del bibliotecario che, in tempi di catalogazione e gestione digitale, si è arricchito di compiti e funzioni, divenendo un “mediatore” tout court tra il patrimonio di conoscenze e gli utenti delle biblioteche. “Considerate da sempre luoghi della memoria scritta ma anche veri istituti della democrazia, le biblioteche rappresentano ancora oggi lo strumento per eccellenza che garantisce l’accesso libero alla conoscenza – afferma Giovanna Merola, coordinatrice del Gruppo di lavoro UNI “Qualificazione delle professioni per il trattamento di dati e documenti” della Commissione Documentazione e Informazione – Proprio questa funzione strategica della biblioteca è stata calata nella scrittura della norma e utilizzata per definire in modo chiaro e preciso i requisiti della professione”.“La norma elenca i compiti e le attività che sono comuni alla professione – precisa la Merola – mantenendo una flessibilità che tiene conto dei diversi contesti di riferimento (biblioteche pubbliche, private, specializzate, ndr) e dei diversi aspetti della professione. Ma senza abdicare ai principi del codice etico e deontologico adottato dall’AIB, Associazione Italiana Biblioteche”... -
Note tecniche per la sistemazione delle biblioteche mediche negli ospedali (1974)
Notevole questo libro, pubblicato nel 1974, che fornisce "Note tecniche per la sistemazione delle biblioteche mediche negli ospedali". Non è accessibile in formato digitale ma è presente in SBN e reperibile in molte biblioteche. Salvo eccezioni, non sembra aver avuto applicazioni in quanto la legge 833/1978, istitutiva del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), qualche anno dopo non cita le biblioteche pur fissando l'aggiornamento scientifico e culturale del personale fra gli obiettivi del SSN, oltre alla formazione continua (art 2, c8).In quegli stessi anni - 1976 - venivano regolamentati i servizi dell’Istituto Superiore di Sanità fra cui anche la Biblioteca dell’Istituto Superiore di Sanità e istituto il Servizio Documentazione che sarà centro di riferimento MEDLARS per l’Italia grazie a una convenzione con la NLM, National Institute of Health, USA.Le parti del testo rese accessibili in allegato del testo di Giordano, secondo la normativa vigente, sono state scannerizzate dalla biblioteca AIB. -
Growing Community Health Literacy through Libraries: Sharing Global Perspectives
La capacità di comprendere e comunicare le informazioni sanitarie è una delle principali preoccupazioni internazionali in materia di salute. Sponsorizzato dalla sezione di Salute e Bioscienze dell'IFLA, questo libro evidenzia il contributo che i bibliotecari stanno dando per migliorare la conoscenza della salute e consentire ai cittadini di partecipare attivamente alla gestione della propria salute. La conoscenza è potere e l'Organizzazione mondiale della sanità riconosce che l'alfabetizzazione sanitaria, che implica un accesso effettivo e una comprensione delle informazioni sanitarie, è essenziale per la salute e il benessere nella società, consentendo ai cittadini di partecipare alla cura della propria salute. -
L'importanza dei servizi bibliotecari negli ospedali [2013]
"Per promuovere la lettura e rendere accessibile a tutti i cittadini il diritto alla cultura e all'informazione, la Regione Toscana ha attivato specifici progetti mirati a sostenere e a promuovere i servizi bibliotecari destinati alle categorie a rischio esclusione sociale, in particolare ai degenti ospedalieri e ai disabili..."IL modello toscano è un esempio di collaborazione fra biblioteca pubblica e ospedale -
IFLA - Servizi di biblioteca per persone con bisogni speciali. IFLA - LSN, Library Services to People with Special Needs
L'acount Facebook della sezioni IFLA-LSN. The Section for Library Services to People with Special Needs provides an international forum for the discussion of ideas, sharing of experiences and development of tools designed to promote and improve the effectiveness of library and information services to special needs groups, and the promotion of national and international cooperation at all levels. The section focuses on those persons who because of their living conditions and/or physical, mental or cognitive disabilities can not access current library services. These groups can include, but are not necessarily limited to, people in hospitals and prisons, homeless people, persons in nursing homes and other care facilities, the deaf and people with dyslexia and dementia. -
Storie e memorie dell'Istituto superiore di sanità: convegno: Roma, 4 febbraio 2008: atti
Per descrivere i rapporti delle biblioteche della salute con Musei, Archivi e gallerie del settore biomedico, riportiamo un frammento dalla relazione di Enrico Alleva a un Convegno tenutosi nel 2008 su “Memorie e storie dell’Istituto Superiore di Sanità”:[...] Tutte queste tipologie [biblioteca, archivio, museo ndr ]non possono essere viste in modo separato come invece il nostro sistema tende a vederle, perché tende a procedere per tipologie quindi: qui c’è il bene culturale archivio, qui c’è il bene culturale biblioteca, qui c’è il bene culturale museo, qui c’è il bene culturale iconografico, e invece in nessun mondo come nel mondo della memoria della ricerca tutte queste tipologie sono interconnesse fra loro, e in questo senso bisogna dire che la memoria della ricerca è anche una memoria che ci spinge verso quelle che possono essere ricerche di punta per la conservazione del patrimonio culturale in generale.È questa una strada da percorrere nella direzione di integrazione delle collezioni in ottica MAB/GLAM come già in altri settori.