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L'articolo prende spunto dal simposio "Gestire, conservare, trasmettere i dati della scienza nei repository biomedici" organizzato dal Gidif-RBM in presenza a Monza il 8 luglio 2022, in occasione del 37° anniversario di costituzione dell'associazione. Il simposio, al quale hanno partecipato importanti relatori si conclude con alcuni problemi aperti e alcuni messaggi su cui riflettere e continuare a lavorare. I più importanti possono essere così riassunti:
1. le organizzazioni del mondo della salute devono gestire accuratamente i dati e i prodotti della propria attività e ricerca per conservare, preservare e trasmettere la conoscenza prodotta;
2. per gestire tali dati, i repository costruiti su misura con software opensource sono più in linea con i principi della scienza aperta ma non sempre sostenibili sul piano finanziario
3. i modelli di repository – mono-istituzionali o consortili – devono comunque garantire ad un’organizzazione il controllo dei propri dati;
4. le organizzazioni hanno la necessità di confrontarsi sulle policy di gestione di tali repository;
5. ogni organizzazione deve stabilire cosa è obbligatorio e cosa è meritevole di essere immesso nel proprio deposito digitale, oltre alle pubblicazioni scientifiche, sicuramente ciò che è utile per la propria comunità di riferimento;
6. sarà sempre necessario garantire il rispetto dei diritti di proprietà intellettuale insieme all’accesso aperto ed avere estrema cura, competenza ed etica, nel trattare i dati;
7. sono necessarie adeguate risorse per garantire il ciclo di vita
dei documenti digitali;

Si evince che la sostenibilità è fondamentale così come il ruolo dei
documentalisti biomedic
i
. La professionalità del documentalista è
centrale ma è altresì importanteche tali professionisti siano coinvolti in tutte le fasi del processo di ideazione, gestione, conservazione e trasmissione dei repository istituzionali o tematici.
Il documentalista e/o bibliotecario biomedico conferma la centralità
della sua mediazione culturale trasversalmente a tutti gli ambiti della scienza “aperta” per il bene della comunità non solo scientifica.