Contenuti
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Guida alle biblioteche biomediche italiane (1993)
Pubblicata nel 1993 a cura del Gruppo di lavoro biomedicina dell'AIB, in questa Guida sono censite 798 tra biblioteche e centri di documentazione. Di queste, a dire il vero solo 300 avevano risposto direttamente al questionario inviato per redigere la Guida, mentre le altre notizie sono desunte da fonti indirette.[Di questa guida non è disponibile la versoone digitalizzata.Lacuna da colmare!] -
Convegno. Infrastrutture informative per la biomedicina: quali servizi per l'utente del 2000?
Il rapporto con gli altri, la comunicazione intesa come 'visibilità' e 'riconoscibilità' è una delle componenti fondamentali del fenomeno Internet. Il diffondersi della posta elettronica, dei newsgroups, delle liste di discussione testimoniano del desiderio di esserci, di comunicare, di farsi conoscere e riconoscere.La diffusione di Internet ha posto le biblioteche e i bibliotecari di fronte a nuove esigenze. Personalmente mi sembra che le potenzialità offerte dalla rete si inquadrino in un processo che ormai ha radici lontane e che ha coinvolto tutti i settori della vita della biblioteca... -
Seconda conferenza europea delle biblioteche biomediche . Second European conference of medical libraries (1988)
Un importante appuntamento, la Seconda conferenza europea delle biblioteche biomediche, organizzata dalla neo-nata associazione delle biblioteche biomediche europee, ora EAHIL, si è tenuta a Bologna, dal 2 al 6 novembre 1988. La presidente era Valentina Comba, in questo volume gli Atti. -
Convegno su Biblioteche e centri di documentazione nella biomedicina realtà e prospettive. Roma, 12-14 dicembre 1984
All'interno dell' AIB Associazione Italiana Biblioteche, esisteva già dalla fine degli anni ‘70 del secolo scorso un Gruppo di lavoro nazionale biblioteche biomediche, poi divenuto Commissione nazionale biblioteche biomediche AIB che ha organizzato uno “storico” convegno sulle “Biblioteche e Centri di documentazione nella biomedicina: realtà e prospettive” il 12-14 dicembre 1984, presso l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) a Roma. A proposito dei bibliotecari biomedici, scrivono Gabriella Poppi e Vilma Alberani nell’introduzione agli Atti del Convegno pubblicati nel 1986 negli Annali dell’ISS: "[…] Coloro che lavorano in grandi organismi, in particolare di ricerca, possono ritenersi fortunati rispetto alla maggior parte dei bibliotecari che operano in strutture minori o comunque non consolidate. L’isolamento di questi operatori sia nell’ambito della propria struttura sia dalla comunità bibliotecaria, la constatazione di non vedere considerata la propria funzione da parte sia di amministratori sia di politici, la mancanza di un riconoscimento giuridico della propria professionalità, la carenza di mezzi finanziari e strumentali, l’impossibilità di avere contatti e scambi di informazione con colleghi…sono stati gli argomenti più volte emersi nel dibattito dei tre giorni del Convegno. L’insoddisfazione generale del bibliotecario e documentalista che svolge compiti che la maggior parte dei suoi colleghi (ivi inclusi gli amministrativi e i politici) non conosce affatto o fa corrispondere alla trita immagine di “topo di biblioteca” deve portare a una precisa presa di posizione sia degli operatori stessi sia delle associazioni professionali per una rivalutazione di queste professioni. La non conoscenza di ciò che tali professionalità possono fornire danneggia sia la categoria sia gli utenti." -
The librarian's role in the provision of consumer health information and patient education. Medical Library Association. Consumer and Patient Health Information Section (CAPHIS/MLA) (1996)
Un articolo "visionario" pubblicato nel 1996 sul Bulletin of the Medical Library Association che precisa con grande chiarezza la Policy della Medical Library Association, Consumer and Patient Health Information Sectionin tema di bibliotecario biomedico e in-formazione/educazione ai pazienti:I bibliotecari sanitari, grazie alle loro conoscenze e competenze in materia di identificazione, selezione, organizzazione e diffusione delle informazioni, svolgono un ruolo importante sia nei servizi di informazione sulla salute dei consumatori che nell'educazione-alfabetizzazione dei pazienti. Il ruolo del bibliotecario varia a seconda della missione e delle politiche dell'organizzazione. Le attività dei bibliotecari in questo settore sono orientate verso l'obiettivo di produrre una società sana e di aiutare l'individuo a prendere decisioni sanitarie informate -
Communication in the physician-patient relationship (1993)
Già nel 1993, Alan M Rees, professore emerito della Case Western Reserve University di Cleveland, Ohio, scrive: I cambiamenti politici, legali, etici, sociali, economici e tecnologici del ventesimo secolo hanno prodotto un profondo effetto sulla salute e lo stato di salute degli americani e sul modo in cui medici e pazienti comunicano. Nella seconda metà di questo secolo, la responsabilità per la cura e l'assistenza individuale si è spostata da un approccio paternalistico, centrato sul medico, a uno centrato sul paziente. I pazienti assumono ora due identità: "consumatori" di salute e partecipanti attivi al processo decisionale relativo alla loro cura. Questo fenomeno ha creato un ambiente in cui la domanda di informazioni dei "consumatori di salute" si è spostata da un'unica attenzione ai sintomi, alla diagnosi e al trattamento delle malattie a una crescente preoccupazione per i costi, la qualità e l'accesso all'assistenza sanitaria. Questo cambiamento sottolinea il ruolo critico svolto dai bibliotecari medici nella diffusione delle informazioni necessarie e sfida i bibliotecari ad assumere un ruolo guida nell'apertura di nuovi canali di comunicazione tra medici e pazienti. -
New activities and changing roles of health sciences librarians: a systematic review, 1990-2012
Il documento, una revisione sistematica della letteratura, identifica e documenta le nuove attività e ruoli delle biblioteche di scienze della salute nel periodo 1990-2012.... RISULTATI: NUOVI RUOLI INDIVIDUATI ATTRAVERSO LA RICERCA BIBLIOGRAFICA: bibliotecari incorporati (come i ricercatori di informazioni cliniche, bioinformatici, della sanità pubblica, specialisti di informazioni sulle catastrofi); bibliotecario per la revisione sistematica; bibliotecario per le tecnologie emergenti; bibliotecario per la formazione medica continua; bibliotecario per lo sviluppo di borse di studio; e bibliotecario per la gestione dei dati. Nuovi ruoli identificati attraverso annunci di lavoro sono stati bibliotecario digitale, bibliotecario esperto di metadati, bibliotecario della comunicazione accademica e bibliotecario della ricerca traslazionale. Sono stati individuati anche nuovi cambiamenti rispetto ai vecchi ruoli: bibliotecario clinico-medico, bibliotecario-istruzione, bibliotecario-sensibilizzazione e bibliotecario per l'informazione ai cittadini. CONCLUSIONI: Mentre gli scopi principali della biblioteconomia delle scienze della salute rimangono gli stessi, i nuovi ruoli rappresentano nuove attività importanti, per cui, per molti bibliotecari, il lavoro quotidiano sul posto di lavoro è completamente diverso. IMPLICAZIONI: Questo elenco di nuove attività dovrebbe informare gli studenti che contemplano carriere di bibliotecario medico, guidare programmi formali e di formazione continua, e incoraggiare altri bibliotecari a considerare questi nuovi servizi. -
Riconoscimento del profilo professionale del bibliotecario documentalista in sanità
Il bibliotecario documentalista biomedico si propone come facilitatore dell'informazione sanitaria e desidera il riconoscimento professionale. In gran parte del mondo industrializzato la figura del bibliotecario documentalista biomedico è ampiamente valorizzata. -
Le Biblioteche per Pazienti in Italia. Esperienze a confronto (2010)
Convegno organizzato il 29-30 ottobre 2010 a Reggio Emilia dalla Biblioteca Medica Pietro Giuseppe Corradini dell'allora Arcispedale Santa Maria Nuova, ora Azienda ospedaliera-territoriale e IRCCS. -
Una professionalità sanitaria: il bibliotecario medico (2001)
Un articolo molto puntuale di Maria Cristina Bassi, Servizi bibliotecari del Politecnico di Milano. .... Oggi la biblioteca ha la potenzialità per diventare il cuore dei flussi informativi professionali : per un ente sanitario rappresenta la chiave per adeguarsi a standard qualitativi, mantenere e rinnovare il know-how. E proprio l’importanza della informazione corretta e in tempo reale richiede che anche in Italia i politici e i manager della sanità riflettano sul ruolo e funzioni della biblioteca (o meglio del centro di documentazione scientifica) dei nostri ospedali destinando un apposito budget e personale specializzato, implementandone le funzioni fino a farlo divenire il centro nevralgico di tutte le attività cliniche che prevedono una responsabilità decisionale : la presenza di questo Information Specialist è la prima garanzia che l’utente finale e cioè il paziente può pretendere. Per concludere, una citazione da “Internet: Tips and Tricks” di W. Howe and H. Tillman: ….se sei in difficoltà, chiedilo al bibliotecario: dopo tutto, è lui l’esperto nel reperire le informazioni ! -
Biblioteche per tutti: servizi per lettori in difficoltà (2007)
Le IFLA Guidelines for Library Services to People with Special Needs Section (LSN) sono state tradotte in italiano, nella loro versione precedente a quella attualmente in vigore, nel volume “Biblioteche per tutti” curato dalla Commissione nazionale Biblioteche pubbliche, pubblicato da AIB nel 2007. Uno dei capitoli è dedicato ai servizi bibliotecari per gli utenti degli ospedali o delle case di cura e questi riferimenti sono importanti a legittimare l’importanza di dotare gli ospedali di questo tipo di servizi accanto a quelli sanitari. -
Definizione di Biblioteca biomedica IFLA
L’IFLA ha una specifica sezione dedicata alle Health and Biosciences Libraries che “rappresenta e funge da forum per le biblioteche speciali che si occupano di tutti gli aspetti della diffusione delle informazioni e dei servizi in relazione alle scienze della salute e delle scienze biologiche. Gli obiettivi generali della Sezione comprendono la promozione della cooperazione tra le biblioteche di scienze biologiche e sanitarie, l'agevolazione dello sviluppo e dell'applicazione di nuove tecnologie pertinenti a tali biblioteche; l'esame dei mezzi per una migliore informazione dei consumatori in materia di assistenza sanitaria; la promozione dell'attività di cooperazione tra le associazioni bibliotecarie nazionali e internazionali delle biblioteche di scienze biologiche e mediche e la promozione della cooperazione con l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) e altri organismi internazionali competenti”. Nell’introduzione al Glossario dei termini usati nelle Guidelines for Library Services to People with Special Needs, l’IFLA sostiene la necessità di un glossario in quanto:[...] just the single descriptor, ‘hospital libraries,’ was found to have dramatically different meanings in different parts of the world – in much of Western Europe, for example, ‘hospital libraries’ almost always meant a library for patients, while in North America, it most often meant a library for health sciences staff. Those different meanings made communication and research in the field, especially research done through the literature, exceedingly difficult. They also had the potential to compromise findings. The need again became clear during the many discussions the standing committee of the now Library Services to People with Special Needs Section (LSN -
Definizione di Biblioteca biomedica nel MeSH - NCBI
In questa piattaforma usiamo in modo intercambiabile la parola biblioteca e biblioteca-centro di documentazione in quanto talora si tratta di servizi separati, in altri casi di servizi integrati in biomedicina. Nel thesauro biomedico MeSH, Medical Subject Headings - vocabolario medico controllato prodotto dalla NLM con struttura ad albero in cui il sapere biomedico e delle discipline correlate è suddiviso in sedici grandi rami/categorie e relativi sotto-rami, annualmente aggiornato e scaricabile gratuitamente in vari formati - il descrittore libraries è così definito: Collections of systematically acquired and organized information resources, and usually providing assistance to users. (ERIC Thesaurus, http://www.eric.ed.gov/ accessed 2/1/2008) Tale descrittore è posizionato gerarchicamente sotto il descrittore “Information Centers” introdotto già nel 1976 - ovvero Facilities for collecting and organizing information. They may be specialized by subject field, type of source material, persons served, location, or type of services - a sua volta posizionato in due rami del Mesh, Information Science Category e Technology category. Questa scelta fa pensare alla concezione delle biblioteche nel campo della salute come legate all’informatica e alla tecnologia, ovvero servizi per raccogliere e organizzare l’informazione, dotati di collezioni di documenti, acquisite in modo non casuale, e di norma in grado di fornire assistenza e supporto agli utenti. Un sotto-insieme delle biblioteche nel MeSH sono le biblioteche speciali, ovvero distinte per tipo di collezioni, per cui esistono le Medical Libraries, o specializzate nel tipo di pubblici cui sono rivolte, e fra queste le biblioteche ospedaliere, definite come Information centers primarily serving the needs of hospital medical staff and sometimes also providing patient education and other services. Questa definizione è molto importante perché già prevede sia i fondamentali della funzione delle biblioteche nel campo della salute sia le funzioni speciali: centri di informazione, nel senso ampio sopra definito, che si occupano principalmente delle esigenze dello staff ospedaliero (o della realtà sanitaria territoriale di riferimento, ndr) ma anche talvolta forniscono informazione ed educazione sanitaria agli utenti - patient education - e svolgono altri servizi. -
The National Library of Medicine and medical informatics
A proposito di relazioni professionali fra bibliotecari e informatici in biomedicina, il direttore della National Library of Medicine (NLM), US precisa il ruolo dell'informatica medica: "L'informatica medica tenta di fornire la base teorica e scientifica per l'uso di sistemi informativi automatizzati in biomedicina. Anche se un nuovo campo, le sue radici sono nel 19º secolo. La National Library of Medicine (NLM) iniziò a classificare la letteratura medica e a pubblicare l'Index Medicus nel 1897. All'inizio degli anni sessanta, la crescita dell'indice diede origine a MEDLARS, il primo sistema bibliografico computerizzato di successo su larga scala. Nel 1971, all'incirca nel periodo in cui MEDLARS si è evoluto in un sistema di recupero on-line a livello nazionale noto come MEDLINE, un comitato dell'Association of American Medical Colleges ha pubblicato una relazione in cui si chiede alla NLM di esercitare una forte leadership nello sviluppo di applicazioni informatiche per il trasferimento di informazioni in medicina.La NLM ha sponsorizzato diversi programmi di formazione e ricerca in questo settore e sta ora sviluppando il concetto di "centri di eccellenza" in informatica medica. Inoltre, ci sono una serie di attuali attività di ricerca e sviluppo all'interno dei programmi interni ed extramurali NLM che possono influenzare il progresso dell'informatica medica." -
Quando l'utente è un paziente (1998)
Un'esperienza pilota in Italia in tema di apertura ai pazienti di una bblioteca biomedica inzialmente rivolta solo al personale clinico, tecnico e di ricerca... Data 1998, pochi anni dopo l'articolo visionario di MLA/CAPHIS The librarian role in providing health information and patient education Fin dall'inizio l'esperienza di Aviano, in seguito riprodotta in altre realtà con i dovuti adattamenti, ha curato due aspetti aventi pari dignità: l'informazione ai pazienti desiderosi di approfondire aspetti non clinici correlati alla malattia oncologica; l'aspetto di svago in termini di promozione della lettura, scrittura e altre attività in collaborazione con la locale Biblioteca Pubblica. -
BILLINGS, John Shaw in "Enciclopedia Italiana"
Medico americano, nato il 12 aprile 1838 nella Switzerland County (Indiana), morto l'11 marzo 1913 New York. Fu un abile chirurgo militare con le truppe dell'Unione durante la guerra di secessione e dall'aprile al luglio 1864 fu di fatto l'ispettore medico generale dell'armata del Potomac; tornato a Washington, dal dicembre fu messo a capo della Biblioteca medica centrale (Surgeon General's Library) che in otto anni portò da 600 a 50.000 opere; indi si adoperò a compilarne -
An important John Shaw Billings find (1984)
L'autografo di John Shaw Billings, datato 1855, recentemente trovato [l'articolo è del 1984, ndr] in un'edizione del 1855 del Trattato sulla pratica della medicina di George B. Wood. Questo può essere il primo autografo Billings esistente ed è certamente la prima associazione di John Shaw Billings con lo studio della medicina -
IHB: Dr. John Shaw Billings (2018)
Dal sito dell''Indiana Historical Bureau, IN.gov, il cippo alla memoria di di John Shaw Billings, posizionato nella SR 250, Allensville Rd., angolo nord-ovest, Allensville (Contea di Svizzera, Indiana) 47043 Installato nel 2018 Indiana Historical Bureau e Svizzera County Junior Historical Society Questo marcatore sostituisce il marcatore Birthplace John Shaw Billings (78.1966.1) installato nel 1966. Visita l'Indiana History Blog per conoscere l'esperienza di guerra civile di Billings, il lavoro di biblioteca medica e la progettazione del Johns Hopkins Hospital. -
John Shaw Billings: “I Could Lie Down and Sleep for Sixteen Hours without Stopping” (2016)
Dall'Indiana History Blog, il pezzo su John Shaw Billings: "Tutti conosciamo quelle persone che compiono più in un'ora di quello che noi facciamo in una settimana, che sono "industriose" ed eccellenti in tutto quello che provano. Il nativo dell'Indiana John Shaw Billings era l'archetipo, un visionario con un'energia apparentemente infinita che ha rivoluzionato le pratiche mediche e bibliografiche che durano fino al XXI secolo..."[tradotto dall'originale] -
S&I Bibliosan NewsLetter
S&I Bibliosan NewsLetter è il notiziario di Bibliosan realizzato nell'ambito del progetto S&I Bibliosan in memoria di Luigina Lazzari -
Network Bibliotecario Sanitario Toscano
Per valorizzare e diffondere le migliori conoscenze scientifiche nasce il NBST, acronimo di Network Bibliotecario Sanitario Toscano, la cui gestione è affidata all'Agenzia Regionale di Sanità -
Medical Librarians making a difference [2014]
Ascolta i bibliotecari condividere le loro storie personali e pensieri su come rafforzare la comunità sanitaria attraverso la loro ricerca e affidabilità. Filmato alla MLA Conference di Chicago, 2014 -
Cultura è Cura. Giornata dell'alfabetizzazione
Il Centro Documentazione Aziendale - Biblioteca Biomedica dell'AO di Alessandria che afferisce all'Infrastruttura, Ricerca, Formazione e Innovazione, oltre a offrire i servizi "normali" di una biblioteca biomedica quali una Rassegna di documentazione scientifica giornaliera su diversi argomenti, cura in modo particolare l'integrazione fra cultura e cura, di cui il video è un esempio, fra attività volte a promuovere la medicina basata sulle prove di efficacia e le Medical Humanities di cui il festival del settembre 2020 è Un esempio.