Professioni "sorelle" in ambito di informazione & comunicazione biomedica
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Professioni "sorelle" in ambito di informazione & comunicazione biomedica
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Biblioteche biomediche
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Esiste un rapporto spesso confuso tra la figura del bibliotecario documentalista biomedico e alcune figure di professionisti che operano in campi vicini: giornalisti esperti di comunicazione sanitaria, informatici esperti di banche dati biomediche e software in campo biblioteconomico, operatori degli Uffici Relazione con il Pubblico (URP) delle organizzazioni sanitarie, responsabili dei servizi di formazione continua in medicina (ECM), educatori alla salute, editori.
Un dialogo paritario e aperto fra questi operatori è auspicabile, una collaborazione necessaria e, in qualche modo, iniziata...
Alcuni esempi in questa collezione
Contenuti
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Tante informazioni e nuove sfide. Come covid-19 ha rivoluzionato le biblioteche scientifiche (2021)
[...] a giocare un ruolo chiave fin dall’inizio della pandemia di covid-19 sono stati i bibliotecari e documentalisti scientifici. Il loro ruolo, infatti, va oltre la gestione degli abbonamenti e l’accesso alle risorse educative. Dovrebbero essere curatori di contenuti che mirano a fornire la migliore assistenza possibile ai professionisti sanitari, aiutando a tracciare il percorso verso un’assistenza sanitaria di livello... -
Bioinformatics opportunities for health sciences librarians and information professionals (2004)
Esistono due ruoli molto diversi per i professionisti dell'informazione sanitaria che sostengono gli sforzi di ricerca e sviluppo in bioinformatica. Il primo è il ruolo più tradizionale perseguito nelle biblioteche accademiche di scienze della salute e nelle biblioteche aziendali. In questo ruolo, le responsabilità professionali si concentrano tipicamente sullo sviluppo della raccolta e sull'insegnamento, anche se queste attività richiedono un'istruzione o una formazione supplementari per il bibliotecario che supporta i clienti della bioinformatica. Il secondo ruolo è più spesso visto in strutture di ricerca e sviluppo o ambienti clinici, in cui il professionista dell'informazione è attivamente coinvolto nel processo di ricerca e gestione del progetto. Le responsabilità di questo ruolo possono includere il coinvolgimento nella ricerca della letteratura primaria o delle banche dati di sequenze genomiche, la gestione dei dati e delle conoscenze e la comunicazione e la scrittura tecnica collaborativa. Significativamente, questo secondo ruolo assomiglia più da vicino a quello dell'"informazionista", come indicato da Davidoff e Florance, in cui il professionista dell'informazione possiede sia una conoscenza di dominio significativa in scienza dell'informazione che competenze tecniche o biologiche specifiche, compresa la comprensione delle conoscenze applicate nella ricerca o nel contesto clinico. -
Quando le biblioteche, anche biomediche, incontrano la comunità: I "Laboratori bibliosociali" in collaborazione con Animazione Sociale [2020]
Laboratori bibliosociali - Percorso collettivo di ricerca e confronto sul ruolo socioculturale delle biblioteche oggi in vari territori d'Italia.[...una competenza da acquisire anche per le biblioteche biomediche, i cui utenti sono innanzitutto dei cittadini, un intreccio di saperi di forte impatto!] -
Tra biblioteche l’unione fa la forza [2008]
Il ruolo degli editori commerciali, almeno alcuni, nel promuovere e sostenere la figura del bibliotecario della salute è, da sempre, molto importante. Il Pensiero Scientifico editore ne è un esempio. Le interviste ai bibliotecari documentalisti biomedici del Pensiero Scientifico hanno fatto storia... -
Formazione & Informazione: Ufficio Formazione & Biblioteca scientifica
Vi sono organizzazioni del SSN, di medio-piccola dimensione o caratterizzate da flessibilità organizzativa, in cui la Biblioteca, che si occupa dell'aggiornamento continuo del personale, e l'Ufficio Formazione, che provvede alla formazione continua ECM, sono strettamente interdipendenti [e diretti dalla stessa persona]. Una di queste è l'IRCCS Neurologico Casimiro Mondino di Pavia -
La circolarità della comunicazione in Sanità. Ne parla la presidente EAHIL [2019]
Come in economia, anche in Sanità la comunicazione è circolare: dal paziente, al medico, infermiere, paziente, intermediario, documentalista, giornalista, paziente, medico...in un flusso che viaggia n più direzioni e su più canali. Per far fronte alla complessità della comunicazione in medicina è necessario un dialogo aperto fra biblio-documentalisti biomedici, giornalisti, filosofi, medici, infermieri, pazienti...Il tema è stato affrontato al Workshop “La circolarità della comunicazione in sanità: potere e rischi” organizzato dal GIDIF-RBM a Milano il 15 marzo 2019 nell’ambito del Convegno Bibliostar. Fra i relatori, l'allora presidente dell’EAHIL Maurella della Seta che ne parla nella sua Lettera del presidente pubblicata nel Journal of EAHIL. Si legge nella lettera della Presidente EAHIL: «La “biblioteca integrata” non è più solo un’aspirazione, ma un nuovo modello e una serie di tecniche volte a migliorare l’integrazione sociale di informazioni e servizi in un mondo globale. Le biblioteche prevedono, quindi, la sfida della complessità. […]. Nel contesto sanitario lo scenario è particolarmente impegnativo per tre ragioni principali: a) la posta in gioco è la salute delle persone; b) interessi importanti, compresi quelli di natura economica; c) comunicazione che svolge un ruolo strategico, dal momento che non è facile salvaguardare l’affidabilità dell’informazione trasmessa. Da qui l’idea di proporre un laboratorio dedicato alla comunicazione sanitaria, come opportunità di condivisione e riflessione […]. La speranza – conclude Maurella Della Seta – è che da questa breve relazione possa essere di ispirazione per nuove idee da applicare alle nostre realtà locali».Il testo integrale del report del Workshop delle Stelline è stato pubblicato su Biblioteche oggi 2019 a cura degli organizzatori. -
If they don’t know what you’re doing, then tell them! part of the issue Library Marketing (2011)
Imparare a fare un buon marketing in biblioteca è fondamentale. in questo numero di Elsevier's Library Connect giugno 2011, alcuni articoli sull'argomento. Di seguito: "Se non sanno cosa stai facendo, allora diglielo! Un primer su come iniziare il marketing" Zuzana Helinsky, Library Consultant, zh Consulting, Lund, Svezia Altrettanto importante è imparare a misurare l'impatto delle biblioteche -
Providing Information-Seeking Skills Feedback within a Medical School Curriculum: a partnership between Librarians and Education Specialists
ll Liaison Committee on Medical Education (LCME) ha rivisto i propri standard per i programmi di MD con una maggiore enfasi sull'insegnamento e la valutazione delle competenze necessarie per l'apprendimento permanente. Questo caso di studio descrive la collaborazione tra un team di bibliotecari e un ufficio di studi per migliorare costantemente le attività di ricerca di informazioni per gli studenti di medicina. Questa positiva esperienza collaborativa ha saldamente integrato i bibliotecari nel curriculum medico. Sulla base del feedback degli studenti, la maggior parte degli studenti ha trovato utili le attività della biblioteca coinvolte. -
Note tecniche per la sistemazione delle biblioteche mediche negli ospedali (1974)
Notevole questo libro, pubblicato nel 1974, che fornisce "Note tecniche per la sistemazione delle biblioteche mediche negli ospedali". Non è accessibile in formato digitale ma è presente in SBN e reperibile in molte biblioteche. Salvo eccezioni, non sembra aver avuto applicazioni in quanto la legge 833/1978, istitutiva del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), qualche anno dopo non cita le biblioteche pur fissando l'aggiornamento scientifico e culturale del personale fra gli obiettivi del SSN, oltre alla formazione continua (art 2, c8).In quegli stessi anni - 1976 - venivano regolamentati i servizi dell’Istituto Superiore di Sanità fra cui anche la Biblioteca dell’Istituto Superiore di Sanità e istituto il Servizio Documentazione che sarà centro di riferimento MEDLARS per l’Italia grazie a una convenzione con la NLM, National Institute of Health, USA.Le parti del testo rese accessibili in allegato del testo di Giordano, secondo la normativa vigente, sono state scannerizzate dalla biblioteca AIB. -
The National Library of Medicine and medical informatics
A proposito di relazioni professionali fra bibliotecari e informatici in biomedicina, il direttore della National Library of Medicine (NLM), US precisa il ruolo dell'informatica medica: "L'informatica medica tenta di fornire la base teorica e scientifica per l'uso di sistemi informativi automatizzati in biomedicina. Anche se un nuovo campo, le sue radici sono nel 19º secolo. La National Library of Medicine (NLM) iniziò a classificare la letteratura medica e a pubblicare l'Index Medicus nel 1897. All'inizio degli anni sessanta, la crescita dell'indice diede origine a MEDLARS, il primo sistema bibliografico computerizzato di successo su larga scala. Nel 1971, all'incirca nel periodo in cui MEDLARS si è evoluto in un sistema di recupero on-line a livello nazionale noto come MEDLINE, un comitato dell'Association of American Medical Colleges ha pubblicato una relazione in cui si chiede alla NLM di esercitare una forte leadership nello sviluppo di applicazioni informatiche per il trasferimento di informazioni in medicina.La NLM ha sponsorizzato diversi programmi di formazione e ricerca in questo settore e sta ora sviluppando il concetto di "centri di eccellenza" in informatica medica. Inoltre, ci sono una serie di attuali attività di ricerca e sviluppo all'interno dei programmi interni ed extramurali NLM che possono influenzare il progresso dell'informatica medica." -
Medical Librarians making a difference [2014]
Ascolta i bibliotecari condividere le loro storie personali e pensieri su come rafforzare la comunità sanitaria attraverso la loro ricerca e affidabilità. Filmato alla MLA Conference di Chicago, 2014